Scritta da: Lucia Griffo
Katauta: Magnolia
È il quinto mese
una magnolia piange
- il vento l'accarezza.
Composta martedì 31 marzo 2015
È il quinto mese
una magnolia piange
- il vento l'accarezza.
un bosco enorme
lo spazio dei muscari
– solitudine.
Lascia che mi ricordi
tenero sguardo oltre quella porta
voce forte che scompare.
Quei giorni sono fermi,
quel tempo è ancora estate.
Lasciami urlare,
tornare indietro con il tempo.
Sguardo oltre la finestra
pioggia le mie lacrime,
lasciale scorrere, lasciale.
Oltre quei giorni, il buio si è fermato:
ci sei ancora.
Carta da aprire, da stropicciare, da assaporare.
Profumo di mostarda.
Occhi che sorridono.
Sguardi ancora per me.
Nessuna voce.
Irrompe il silenzio.
Custodirò,
il calore della tua mano.
Così fragile
può venire alla luce
- giorno di marzo.
Un fiore giallo
brivido senza voce
- sensibilità.
Impermeabile
come un vestito stretto
- dolore penetrante.
Mani gelate
il bagliore di neve
– alito freddo.
All'imbrunire
pallida aria d'inverno
– il giorno avanza.
Lacrime umide
come la neve al sole
– in trasparenza.