Acquista meriti anima mia, compi res gestæ che mai finiranno, tieni aperti i cancelli. Lascia che la fortuna si riposi, così saprai arrivare al Vago Vuoto baldo come una foglia irriducibile.
Senza anni né lamenti sulla terra solenne fra le morbide virgole del bene, il ventre stilla l'ultimo saluto per te che ottusa come dio non sai di aver dipinto con sabbie spente questi acuti colori. Solidamente m'insapora le labbra quella pesca granata che ha fatto l'osso docile e più lievi d'un passero le vene.
Il nulla ci ha ottenuti facilmente per languide astenie delle viste e del ferro. Nei porti restiamo, ognuno ostrato al suo infranti dal più tenero spruzzo, in pace narcotizzati da liquidi domestici. Più vigorose abilità pretende l'Avventura. Benedico il tuo fianco.
Perficere la vita non si può. Solo il vento del caso ci rovescia trascorsi ed inconclusi come le margherite di stagione al termine del tempo e in un lampo ci porta a compimento in un lampo consuma la radice e ogni minima traccia di lamento.