Scritta da: Luigi Di Pasquale
in Poesie (Poesie personali)
L'ultimo marinaio
Nel deserto del mare
l'amantiglio è spezzato
da venti d'uragano
ove le remote scie
s'aprono invano al sole.
Come bussola illusoria
il tramonto ad ovest
cala ebbro e avvinazzato,
cede luce alla notte,
stanco e sopraffatto.
Comparse di stelle
ora sospese da un'idea
ora scolpite nel buio
a decoro del silenzio
s'ispirano all'anima.
Non si teme il largo
mai quanto l'approdo
in terre lontane
che t'hanno dimenticato.
Non v'è dio del mare
che ascolti preghiere
ad ancore perdute
o a raccolte vele.
E forse fu quel mare
il teatro del monito
di sopravvissute profondità,
e se quella guida tace
tu seduto a prua
e a mani distese
poni il cuore a vista
come guida del tuo viaggio.
Composta giovedì 2 marzo 2017