Scritta da: Manuela Maria Pana
in Poesie (Poesie d'Autore)
Sorrido,
come fossi l'ultima lacrima
che s'illumina,
di un atteso chiarore.
Composta domenica 19 dicembre 2010
Sorrido,
come fossi l'ultima lacrima
che s'illumina,
di un atteso chiarore.
Abbracciami amore,
come se queste mani fossero rami,
o alberi,
Come se queste onde vigorose dal mare
tornassero a riva,
E corolle di stelle mi venissero incontro.
Stringimi ancora,
Come se il vento mi dovesse portare via,
lontana da qui,
E parlami,
Parlami tanto da poter riempire tutti quei silenzi,
che ti sei lasciato in serbo per le mie malinconie.
Poi amami, amami tanto,
Perché dei giorni senza amore,
L'eternità non ha memoria.
Se stasera avessi le ali,
Coglierei gli ultimi petali bianchi
Dalle tue spine secche,
E a poco a poco,
Mi alzerei in volo.
Se riuscissi ad inseguire le onde del mare,
Sarebbe come fluire dagli abissi
Verso la deriva,
Dove riposano in silenzio i venti,
le nuvole,
e la neve.
Se mi fermassi anche per un attimo
E socchiudessi gli occhi,
Riuscirei persino a contare
Il rumore dei tuoi passi
Rimasti fermi,
davanti ai miei piedi scalzi.
Quando il silenzio diventa giorno
e poi notte,
Niente devi temere anima mia,
niente devi sperare.
Non c'è altro susseguirsi
dopo di esso,
nemmeno l'ecco di quelle parole,
assai lontane.