Scritta da: Nixegram
in Poesie (Poesie personali)
Sirene
Crolla l'albero maestro
del solitario veliero;
flutti e schegge e tuoni
vorticano nel buio di sale.
Rifrange un canto abissale
tra le onde e la schiuma canuta
che par quasi mimare il suon
di Natura, di pioggia e feroci lampi.
E d'improvviso cade dai nembi
una vitrea pioggia di spine:
un grido di dolore si spande
per l'aria, sommesso.
Dischiuso, come i petali
d'un bocciolo sgualcito,
sta disteso 'l marinaio
sul ponte di mezzo;
tornerà a fiorire
nella spirale del mondo.
E un raggio squarcia il nero:
cerchia la nave
di un incastonato silenzio.
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