Nella sera che imbruna l'ultimo giorno brucia il desiderio antico di una carezza. Sogno le tue mani nei capelli dolci parole sussurrate al cuore e gesti semplici ispirati dall'amore Sogno di te bambino... e dolcemente ti cullo nel mio cuore, giorno dopo giorno, per non morire di nostalgia e di dolore. E l'anima che straripa d'amore si strugge in un vortice di contrastanti sensazioni. In un cumulo di speranze vanificate, le parole non dette giacciono come sassi inerti. Ai piedi di quel cumulo rannicchiata, stringo al petto ombre al tempo trafugate e più che mai accorata mi chiedo ancora In che cosa, figlio, ho sbagliato.
Orecchi pietosi, sordi ai suoni falsi e dissacranti che rompono l'armonia del silenzio che non vuole parlare. Sciami di voci menzognere si sprigionano da un groviglio di vipere. E grondano veleno in bicchieri d'acqua pura che non vuole essere contaminata.