Quando le parole che pesano sulla coscienza come macigni infuocati saranno uditi da te, che non sai quando questi occhi che vagano smarriti rifletteranno i tuoi e quando finalmente potrò godere dei tuoi sorrisi come dei tuoi silenzi che saranno miei, miei soltanto la mente si desterà dal torpido sonno che la rende schiava ed il mio cuore libero dalla cupa inerzia e dalla logorante noia lascerà i malinconici canti e tu per primo udirai la sua voce.
Quando atterrito e terrorizzato Marco si rannicchia in un angolo della stanza portando le braccia al petto urlando ed implorando alle voci che sente di smetterla di ossessionarlo, la schiera di medici davanti a lui deve sembrargli un esercito di scimmie urlatrici i cui strepiti si confondono coi pensieri folli che accompagnano la sua esistenza. E ciondola con la testa e muove il busto avanti ed indietro e porta le mani alle orecchie per far sparire quelle voci che dimorano in lui. In questi momenti di crisi Marco è solo perché è lui solo che vede i volti dei cari trasformarsi in diavoli ed orribili mostri, è solo lui che sente le istigazioni a far del male ed a farsi male di voci sconosciute. Esiste solo il suo mondo interiore ed inaccessibile. Marco vorrei entrare nel tuo mondo abbracciarti, tenerti la mano e con un soffio spazzar via ogni tuo dolore.
Infondo cos'è la nostalgia? Non è forse l'eco di una dolce melodia? Il sapore che un bacio lascia sulle labbra? Il ricordo di persone amate e mai dimenticate? La consapevolezza che il reo tempo tutto prende e porta via lasciando ai più illusi un solo dono: schegge di un antico piacere che continuano a colpirti il cuore riportando alla mente le emozioni di un vecchio amore. Ma di nuovo i bei momenti e già non ci sei più.
Morirò mille volte e mille volte ancora rinascerò così che le nostre anime un tempo sfioratesi possano unirsi in un unico ed eterno abbraccio nell'infinito orizzonte del nostro amore.
Polvere di stelle e di fate lucenti e incantate su andate e volate volate volate nel buio del cielo notturno sul limpido mare danzate, dietro di voi ciò che lasciate son scie colorate e magicamente dorate nel cuore di ogni uomo vi posate ed un pensiero colmo d'amore ispirate.
Polvere di stelle e di fate lucenti e incantate su andate i monti ed i fiumi attraversate e sui cuscini dei mie bimbi vi posate.
Ed ora bambini miei chiudete gli occhi e domani al risveglio cominciate a sognare.
Stai fermo tramonta il giorno sul tuo viso, non ti muovere stanotte come falene catturerò tutte le stelle e ne farò ornamento per il nostro letto. Non dire una parola in un bacio soffocherò le urla che ti infestano la mente. Chiudi gli occhi hai narcisi tra i capelli e biancospino sul tuo corpo di cacao lasciati amare. È più bello il mio amore del vestito che mi porto dietro ha dolcezza di rugiada e i colori dell'autunno. È talmente amore, amore, che non lo trattengo ed ogni cosa inghiotte... ogni cosa. Stai fermo albeggia il mattino nei tuoi occhi mentre il pungente bacio di gennaio sfiora il tuo viso.