Scritta da: Maria Irene Mignogna
in Poesie (Poesie personali)
Pianista
Tra le note
policrome
la voce del vento.
Eco lontana
di antichi dilemmi.
Nel verde leggìo,
il libro eterno
stasera.
Pianista.
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Tra le note
policrome
la voce del vento.
Eco lontana
di antichi dilemmi.
Nel verde leggìo,
il libro eterno
stasera.
Pianista.
Non esiste un giornale, per la mia parodia.
Né uomini e donne che parlano di me.
Esisto io con la mia poesia.
A volte rabbiosa, a volte tenera.
A volte soffusa di malinconia.
Dimmi uomo del secolo che avanza,
dimmi: qual è l'itinerario giusto?
Tessere tele cucite di brandelli?
O dissociare le emozioni antiche?
Non radermi al suolo, come un grattacielo.
Non usare armi, per difenderti da me.
Tu, proprio tu, che cancelli il mio nome,
scrivi parole brevi, indelebili al tempo.
Perché il tempo esiste davvero.
Ed esisti tu, ed io e gli altri.
E l'umanità intera, sbiadita dall'indifferenza.
Lo spettacolo incredibile
di una sfida millenaria,
racconta la vita.
Tra polveri di nebbia,
nell'applauso delle foglie,
cala il sipario.