Morbido come un velluto. Frusciante come seta. Il tuo ricordo, riveste il mio corpo. Riempie la mia mente, mi tiene compagnia, e non mi lascia mai. Sottile desiderio, che appaga i miei sogni. Dove io trovo gioia, e trovo il tuo pensiero, intatto come allora. Persevera quella follia, della nostra trasgressione. Che ci teneva avvinti, incuranti degli altri, nella nostra passione.
Quella realtà che ci sfugge dalle mani, in cui a volte ci sentiamo stretti. Dove ci sembra di non provare più amore. E ci guardiamo intorno, per trovare qualcosa che non c'è, e crediamo in quel qualcosa che... che non esiste, che non ci soddisfa, che ci vuole diversi a tutti i costi diversi da quello che noi siamo, come la creta che si può plasmare, sentono e cercano di modificare, il nostro essere, in quello che non è. Io sono piena della mia essenza, è ciò che sono, è ciò che sento. E, gli altri vogliono e pretendono. In questo mondo dove nulla è, dove si vive di apparenza. Io non appaio, io sono, esisto e vivo, e non pretendo, di modificare ciò che è. E credo sempre, che ci può essere del vero e bello, nell'imperfezione, poiché, è il difetto che ci distingue, e ci rende unici nell'umanità.
I miei pensieri, come sentieri, e nel percorrerli, li sento cuciti addosso, sulla mia pelle. Li indosso su di me. Mi scuotono dal quel tepore, in cui mi sono rifugiata nel timore di dover affrontare la realtà. E osservo ciò che mi circonda, mi sento avvolta in un onda impetuosa dove il vento selvaggio, solleva dal mare. È giunto il tempo, della serenità. Come una crisalide che prende forma, nella fenice che poi risorge. Guardo avanti, vivo la vita. Dammi la mano e andiamo avanti. Insieme è la realtà!
Nell'acquerello della vita, ogni giorno si delinea, un nuovo tratto. Dove lo scatto non ha freno, e corre come un treno. Un dipinto che prende forma, tra flutti di emozioni, in una marea di sensazioni. Dove la sete di sapere, non si disseta, dove il comprendere l'amo_re, arricchisce il chiarore. Pennellate di colore, mescolate al chiaro scuro, danno effetto, danno senso, danno vertigine, euforia. Dove nella colatura, c'è conflitto, c'è mistura. E nella struttura c'è il sapere, e la crescita dell'essere, ciò che siamo e che saremo.
Come un coriandolo, volato via dalle mani di un bambino. Ti sei posato sul mio cuore. Portavi con te, tutti i colori. Le fantasie e le emozioni. Mi hai preso l'anima ed il sorriso. Insieme a te, era primavera in quell'amore del momento, il tempo era il nostro strumento. Suonava musica, in sincronia. Ed era bella, quella follia. Ed io, la sento ancora mia, con tutta l'anima.
Eri intrigante, eri mentale, eri emozione, adrenalina. Che delusione, il così detto fumo e niente arrosto. Tante parole, gonfiate, pompose, ma poi il ghiaccio a profusione. Il gelo a confronto è fuoco vivo. Eviti lo sguardo, nascondi i tuoi pensieri, fingi emozioni che non hai. Tra ciò che sei, e quello che dici di essere, c'è un burrone, che ci separa. Per la ginnastica, scegli la palestra, e meno rischioso e più adatto a te. Non chiede passione, si adatta ai tuoi orari, ed è statica, come te.
È stato bello rivederti dopo molti anni. Tutto quel tormento, che mi portavo dentro. Finalmente si è sciolto come neve al sole. Guardarti e vederti per quello che sei. Mi ha reso libera. Libera del mio dolore. Stupida donna, mi sono arresa a te, con l'ingenuità di una bambina. Ed oggi con la consapevolezza, di essere donna, unica e speciale. Ti vedo vuoto, come solo tu lo sei. Ma in questo mio percorso ti ringrazio, per come sono oggi, io mi compiaccio! Immersa in un sogno in cui ho creduto. Ti ho visto, con i miei occhi innamorati. Colmo di luce splendente. E, non importa se per te non ero niente, io ho volato, ed in quel volo ho respirato, tutta la meraviglia della vita, non era te che agognavo, ma il mio immenso respiro di scoprirmi donna!
Sembra di ieri il tuo sorriso. Appena un cenno del paradiso. Eco lontano di ciò che è andato. Ma forse, ho solo immaginato... Il paradiso di quel sorriso... Ho dipinto un volto, che non è stato.
Puoi perderti in una bolla di sapone, salire così in alto fino a svanire. Senza temere di poter cadere. Lasciare gli altri in quel che pensano di essere... e mentre sei lassù scopri il tuo essere te stessa. Senza tener conto di chi hai lasciato giù.