Poesie di Maria Salvatrice Chiarello

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L'amore che non muore

L'amore che non muore
La notte con passo leggero
mi inoltro fra le ombre della sera.
Mi lascio trasportare dall'odore del gelsomino,
nello scuro silenzio
sento i passi di mio padre e mia madre.
Sento un soffio fra i capelli
mi giro e non vedo nulla,
nessuno, nessuno cammina accanto a me.
Sento solo nella mia mente
il ritmo dei loro passi.
Un refolo notturno agita le foglie del viale
polvere di stelle
trascinano i miei pensieri.
Una dolce sensazione riempie il mio cuore
e la notte cede il passo al giorno.
Chissà... chissà quando ricapiterà!
Maria Salvatrice Chiarello
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    Anche i bambini siriani sognano

    Anche i bambini siriani sognano
    volano i pensieri sulle ali del vento
    rami seminudi, annunciano primavera.
    Sui monti la rugiada del mattino
    disseta le corolle che si affacciano alla vita.
    Timido il sole s'adagia sui tetti
    delle case ancora silenziose,
    è così bello!
    La vita scorre quasi con indifferenza
    tutto è scontato, la vita, il sole, i prati in fiore
    un letto sicuro e un pasto certo.
    In Siria... è morta la primavera,
    non più rinascita, la stagione della guerra
    veste i bambini siriani.
    Piccole gemme morte prima di schiudersi
    svaniti nel nulla, uccisi senza pietà
    i loro occhi vedono sempre un colore, il colore della morte
    attorno a loro case distrutte
    nell'aria una eterna nube di macerie.
    E quando la sera l'ultimo raggio di sole s'accomiata
    sull'unico albero rimasto,
    si abbandonano fra le braccia della mamma,
    sognando aquiloni e la propria terra
    fiorita da tanta pace.
    Maria Salvatrice Chiarello
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      Ti accolgo fratello

      Ti accolgo fratello
      ho visto cieli mutare in continuazione
      il sole spuntare in gelide giornate d'inverno
      e riscaldare con i suoi flebili raggi
      chi caldo non ha più.
      Abbiamo salvato popoli perseguitati
      dalle guerre e da uomini senza Dio.
      Ho visto tante lune illuminare cieli senza stelle
      guardare verso un mare in tempesta
      indirizzare la sua luce su carrette
      colme di anime da salvare.
      Uomini adagiati sulle spiagge
      bambini soli da adottare e amare
      vecchi prima del tempo,
      sperare in una rinnovata giovinezza.
      Quante volte ha pianto il cielo!
      Ha versato le sue lacrime
      sulla terra e nel cuore
      ha fatto germogliare amore.
      Presto... presto!
      Una casa e un focolare per te fratello
      dammi le tue mani stringile forte
      accetta un sorriso e un po' d'amore.
      Non tutti ti apriranno le braccia
      ti ritroverò per strada
      a elemosinare un pezzo di pane
      tanto abbiamo fatto, ma non abbastanza.
      Vivrai fra la pietà e l'indifferenza
      ma tu resisti, qualcuno ti aprirà la porta
      c'è sempre un spiraglio di luce
      l'arcobaleno sta ovunque.
      Maria Salvatrice Chiarello
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        Mamma

        Mamma
        quando guardo la tua foto
        sei così viva,
        io ti guardo e vedo i tuoi occhi sorridenti.
        E ti guardo e ti guardo
        cerco un movimento, cerco un sorriso
        e più mi guardi più mi viene voglia
        di abbracciarti, di parlarti
        e allora, stringo forte quella piccola foto
        che tengo nascosta dentro la mia borsa
        e la stringo al petto.
        Per un istante sento il tuo abbraccio impetuoso
        sento il tuo profumo, sento i tuoi baci.
        Cos'è la vita? È un istante,
        quell'istante, per me, è l'eternità.
        Mamma, mamma.
        Maria Salvatrice Chiarello
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