Scritta da: catlan
in Poesie (Poesie personali)
Italia? No, grazie!
Italia, paese dal bel territorio e dalla grande ricchezza
rovinato da gente disonesta e di notevole bassezza.
È grazie a questo tipo di gentaglia
che in Europa siam considerati rantumaglia.
No, no, mi dispiace, ma io...
Non voglio esser paragonato ai mafiosi
non voglio esser mischiato coi collusi.
Non voglio esser schiavo della delinquenza
voglio esser libero e non fare penitenza.
Non voglio esser chiamato "mandolino"
strumento musicale canzonatorio, invece che culo di donna sopraffino.
Non voglio esser chiamato "spaghetti"
ho tanti pregi e non solo dei difetti.
Non voglio esser considerato nullafacente
oltre a me, c'è un sacco di brava gente.
Non voglio esser considerato uno zimbello
ma voglio che uno straniero mi consideri un fratello
e non un pericolo da evitare
solo perché da noi vige il malaffare.
Permettetemi di dissociarmi da questo stato
e sperare che dir ciò che mi sta sul gozzo non sia reato.
Qui c'è gente che è molto di più
gente di grande onestà e parecchie virtù.
Gente che lavora da mattina a sera
gente che vorrebbe che lo stato non fosse una chimera.
Qui c'è gente di notevole spessore e grande intelletto
gente che meriterebbe comprensione e rispetto
e non esser presa in giro
perché, a causa di alcuni, il mondo ci tiene sotto tiro.
Abitare in questo stato è come portare un vestito stretto
lo dico con sincerità e non per dispetto.
Lasciatemi urlare la mia impotenza
e lasciate che questo grido non passi nell'indifferenza
perché a volte mi sento un cane con la rogna...
perché esser italiano mi sembra quasi una vergogna.
Composta venerdì 10 febbraio 2012