Guardare indietro non sempre è bene, acqua passata non torna; il ponticello sul torrente, i suoni delle fresche acque sorgive risuonano ancora nelle orecchie stanche.
I giovani anni della nostra vita sono rinchiusi nell'archivio dei ricordi, la sabbia dell'ovest e le spumeggianti acque di onde invernali sono ancora vive nella pelle dei nostri piedi.
La valle dove puoi sentire il silenzio e ascoltare le voci che echeggiano sul crinale di monti alberati che sembrano toccare il cielo è come una foto dell'album della nostra mente.
Il suono del vento, le rondini nei cortili, la neve che inaspettata scende sono come un film riposto in un angolo del nostro cuore.
Le lacrime di dolori e delle gioie Si fondono e si confondono bagnando gli occhi del pensiero mentre osservano in silenzio i ricordi chiusi dentro l'archivio delle più intime emozioni!
Dov'è il nostro tempo? È stampato nei nostri ricordi, è volato via come un cappello durante una tempesta.
Dov'è il nostro tempo? Sta viaggiando verso i confini dell'universo oltre la nostra galassia, chi lo può rincorrere?
Dov'è il nostro tempo? È sepolto insieme ai nostri cari, la sua ombra aleggia sui muri di vecchie case, il suo eco viaggia nei luoghi della nostra infanzia.
Dove sono i nostri giorni? Sono nei nostri occhi, nelle nostre parole, nel nostro più profondo intimo. Sono insieme a noi per sempre!
I dolori dell'anima chi li può capire? Sono come spine invisibili che graffiano un cuore con ferite profonde che non vogliono guarire
il dolore infinito è come la nebbia che non vuole sparire in un giorno invernale senza raggi di sole che ti scaldano il cuore
i dolori segreti chi li può conoscere? Sono come gli oscuri e freddi abissi marini ove la luce fa posto a dense tenebre senza fine.
I dolori dell'anima, il dolore infinito, i dolori segreti rendono le lacrime amare mentre scendono rigando un viso senza luce... ma,
annaffiano poi un fiore su un vaso senza acqua, arido e triste. E il fiore rinasce, e vive, e si apre al giorno, ed esce il sole e sparisce la nebbia ed è già primavera.
E si vive e si canta e si piange di gioia, ed una nuova anima senza il profondo dolore vive e sorride alla vita che brilla al calore del giorno che guarda il futuro con occhi diversi.
Ed è questo che cura, il conforto della speranza di un mondo diverso!
I cieli azzurri diffondono la luce sul mondo, il mare riflette il colore del cielo e il suo suono incanta i cuori dei semplici, i monti orlano le pianure verdi e le nevi li rendono canditi, i fiumi impetuosi discendono le valli e placidi si buttano sui mari, scende la pioggia e musica l'aria bagnando la terra rendendola fresca, cade la neve e danza e gira e vola, fiocca, fiocca e silenziosa tace, tesse un ragno la sua tela che la rugiada bagna, cade una foglia su un fungo secco, sale la nebbia e cala la sera mentre la luna appare, si appoggia un vecchio sul suo bastone e pensa.