in Poesie (Poesie d'Autore)
Respiro... lento...
I brividi salgono dalla schiena
il tuo odore sulla mia pelle
non ci sei più ma sei ancora con me, su di me...
ed è un abbraccio infinito.
Composta sabato 4 dicembre 2010
Respiro... lento...
I brividi salgono dalla schiena
il tuo odore sulla mia pelle
non ci sei più ma sei ancora con me, su di me...
ed è un abbraccio infinito.
Lento liquido rosso
sospinto dal pulsare
caldo irradia la mie estremità
immagini e suoni si formano e si distorcono
in una realtà invera per il mio io
esistere... un privilegio per alcuni.
Di molte serate la mia amante sei stata
nelle prossime cercami, non sarai rifiutata
Quando ti voglio sempre arrivi
Abbracciati siamo noi due, siamo vivi
Infinite storie ti ho raccontato
e alla fine mi hai sempre cullato
Effimera è la tua presenza
ma credo non riuscirei a stare senza
Noi due assieme eccessi abbiamo superati
Ritrovandoci poi sempre abbracciati
Alle mie serate di festa non puoi mancare
Solo baciandoti io posso volare
Quanti ricordi vissuti assieme a te sono annebbiati
rammentare l'incontro e non quando ci siam lasciati
io ti chiamo e non ti chiedo fedeltà
mi accontento di non vivere la realtà
In pochi ti riconoscono pubblicamente
Quanti ti rinnegano e poi ti cercano disperatamente
una cosa però è meglio stabilire
Con te alla guida in macchina è meglio non salire
Sempre a me vicina, nell'allegria e nell'amarezza
Sei la mia sola e unica compagna Ubriachezza.
Dell'esistenza sei la parte migliore,
ci unisce un affetto di rosso colore.
Con te la realtà io posso ignorare,
non avrei alcun'altra da bramare.
Mi dai un'estasiante percezione di tepore,
riempie la mia bocca il tuo sublime sapore.
Assieme a te ogni paura svanisce,
e la mia attenzione piacevolmente diminuisce.
Quando si spargono i tuoi umori inebrianti
nella mia testa solo pensieri esaltanti.
Che dire di questo effimero piacere,
che porta spesso la gente a giacere.
Allieti il mio perder lenta la ragione,
mia cara dolce bottiglia d'Amarone.
Libero.
Azzurro ovunque,
mi muovo sospinto da brezza leggera,
gradevole galleggiare,
dondolarmi, rigirarmi,
l'infinito mi circonda, cielo terso tutt'attorno.
Pace.
Enormità celeste ovunque.
Il sole mi riscalda,
niente più mi turba.
Sono nuvola,
non svegliatemi.
Navigando a vista, sospinto dal venti girovago senza meta.
Le onde cullano le incertezze e affondano le mie sicurezze.
I venti lacerano il mio volto, il dolore mi parla, sono vivo, ancora...
Cerco dentro me un motivo per proseguire in questo strazio,
Io contro me stesso, combatto ciò che sono, la mia vittoria muterà il mio essere.
L'asfalto della mediocrità scorre sotto le mie scarpe,
rimbalzo e vado oltre, di corsa,
ho gambe per superare l'orizzonte che mi pone la strada,
i miei polmoni mi permettono di arrivare all'obiettivo,
sempre più veloce,
non vedo la fine, non mi interessa,
provarci mi provoca una sensazione fantastica.
Pressione a mille,
il cuore non lo tengo.
Adrenalina mi solleva.
Canto, ma la voce è niente.
Salto, ma non abbastanza.
Urlo, mi agito.
Scariche nelle vene,
esplosione di emozioni.
Brividi di estasi,
occhi spalancati,
accecati dal tutto e dal per sempre.
Incontenibile mio corpo vibra,
non si ferma non voglio.
Sono dove vorrei essere...
Finalmente.
Artificioso inganno della realtà,
meraviglioso addolcimento della vita,
momentaneo godimento della mente,
estasiante sensazione di tepore,
effimero piacere,
sublime sapore che riempie le labbra,
inebrianti vapori salgono,
annebbiano,
nascondono,
a volte cancellano
amarezze di coloro che la felicità
la provano osservandola negli occhi delle altre persone.
Silenzio!
Non parole, gesti, movimenti,
convulsi e lenti,
inutile aspettare,
volere ciò che si cerca.
Io cerco ciò che mi spaventa.
Circondato dal nulla respiro polvere di niente
e il niente mi sommerge.