Poesie di Max Gamba

Avvocato, nato a Milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Racconti.

Scritta da: M. Gamba

Dove sei?

Dove sei?
Guardo e scruto la tua immagine;
Ricordo...
La memoria di te che non sei più, mi spaventa;
Crepita ed esplode nel mio intimo;
Mi allontana e si conficca nelle pareti del cuore;
Penetra nelle pieghe dell'anima.
Dove sei?
Non so lasciarti andare via e non posso perdere il tuo viso;
Ricordo...
Il tuo sorriso, la tua forza, la tua impetuosa passione;
Indomabile e indomata, se non dalla dolcezza;
Ti avvicini e mi scaldi le pareti del cuore;
Penetri nelle pieghe della mia anima.
Dove sei?
Ogni cosa, dentro e fuori di me, parla di te;
Ricordo...
Le mie lacrime bagnano ogni cosa, fuori e dentro di me;
Le mie viscere sono torte nel dolore infinito della tua assenza;
Le mie mani e il mio corpo tremano cercando la tua ombra;
I miei occhi scavano nel nulla immaginando il tuo viso.
Dove sei?
Sei lì... nel tutto che io sono;
Sei lì... nel niente altro che io sono;
Sei lì... in tutto ciò che sono;
Tutto fu.
Tutto diviene.
Tutto corre.
Tutto
Ora
Sei... mamma.
Max Gamba
Composta lunedì 1 marzo 2021
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    Scritta da: M. Gamba

    Vedo

    Vedo
    vedo la folla, che cammina e dice,
    e guarda, e parla, e fruscia in un più grande rumore;
    vedo uomini e donne, e ragazzi, e bimbi; loro soffrono, e gioiscono, e amano, nella loro unica ed irripetibile esistenza, di cui nemmeno loro sanno;
    vedo un'umanità confusa ed indistinta che piano, piano si distingue in uomini e donne, e ragazzi, e bimbi; cammina, e va, e cerca, un luogo che somigli alla felicità;
    vedo te, improvvisa apparizione, bella, e intensa, e fuggente che si porta via il mio sguardo. Io non cammino più, non vado più, non cerco più.
    Max Gamba
    Composta venerdì 10 gennaio 2020
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      Scritta da: M. Gamba

      Notte Buia

      Era una notte di ricordi; ma i ricordi scappavano in un angolo tremebondi;
      Era una sera di stelle; ma le stelle si celavano dietro nubi che sfrontate si facevano loro scudo;
      Era una notte di baci; ma le labbra erano fredde, più ghiacciate della neve;
      Era una sera di sogni; ma i sogni si immergevano nel mare buio e si tramutavano in abissi silenti;
      Tutto appariva, si mostrava ed era nero.
      Max Gamba
      Composta venerdì 8 febbraio 2019
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        Scritta da: M. Gamba

        Notte Luminosa

        Era una notte di ricordi, e i ricordi le si facevano incontro, alcuni festanti, altri struggenti;
        Era una sera di stelle, e le stelle disegnavano per lei meravigliose figure di uomini che le cedevano i loro cuori;
        Era una notte di baci, e le labbra bollenti dell'amante, così tanto amato, le accendevano il corpo e la mente;
        Era una sera di sogni, ed i sogni abbracciavano la realtà, ed il loro amplesso li confondeva nella verità;
        Tutto s'infiammava, sembrava ed era splendente luce nella notte.
        Max Gamba
        Composta mercoledì 6 febbraio 2019
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          Scritta da: M. Gamba

          Amore e Amante

          Il cuore dell'amante, con veemente ritmo, pulsa, nell'eterna illusione del suo amore ferito;
          Il suo tragico palpito, in ogni sua azione rimbomba ancora, a guisa di un disperato, fatal rito;
          Amore! Gridò l'anima esausta dalla struggente emozione, in ultimo mirando il suo volto, ancora con occhio rapito;
          Amore! Il morente ma invitto campione, con le lacrime agli occhi, sentì potente urlare nel suo petto colpito;
          Amore! Sentì egli, esausto per la cruente concione, mirando il suo fatuo sogno irrimediabilmente finito;
          Amore! Egli, infine, come una disperata canzone, gridò al vento che correva per un tetro cielo brunito;
          Amore! Urlò per l'ultima volta, con inaudita esplosione, al ricordo del viso di lei, ormai per sempre svanito;
          Amore e Amante, sopraffatti dall'estrema, crudele emozione, spiraron così, assieme... in un abbraccio infinito.
          Max Gamba
          Composta martedì 10 novembre 2015
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            Scritta da: M. Gamba

            Ti penso di notte

            Ti penso di notte,
            a novembre, con la nebbia;
            un alito di freddo
            oltrepassa la finestra;
            non riesce a colpire
            la mia anima assorta
            nel tepore del mio cuore.

            Ti penso di notte,
            a novembre, con la nebbia;
            due fari, all'improvviso
            illuminano il mio viso;
            e un sorriso compare,
            dolce frutto
            di un amore nascosto.
            Max Gamba
            Composta sabato 12 novembre 2016
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              Scritta da: M. Gamba

              La Gatta

              Eccola... si avvicina senza fretta;
              Il raggio della grande luna, la illumina... silenziosa e circospetta;
              E il fascio d'argento,
              come la punta di una spada che il cuore del duellante punge,
              con i brillanti suoi occhi, si congiunge.

              Indifferente ella appare, allo sguardo mio fremente;
              così, attratto con il corpo e con la mente, mi avvicino quatto, quatto come da un sogno tratto.
              Max Gamba
              Composta martedì 4 maggio 2010
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                Scritta da: M. Gamba

                La gatta

                La gatta
                eccola, si avvicina senza fretta;
                il raggio della grande luna, la illumina
                silenziosa e circospetta;
                e il fascio d'argento,
                come la punta di una spada
                che il cuore del duellante punge,
                con i brillanti suoi occhi, si congiunge.

                Indifferente ella appare, allo sguardo mio fremente;
                così, attratto con il corpo e con la mente,
                mi avvicino quatto, quatto come da un sogno tratto.
                Max Gamba
                Composta martedì 4 maggio 2010
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                  Scritta da: M. Gamba

                  Lago grande o lago piccolo?

                  Lago grande o lago piccolo? Dimmi, oh re delle rane,
                  del mio cuore frivolo, eppur sì grande, che mai rimane?

                  Io cieco fui del amor di diana
                  che ancora, nel corpo mio, con fatal eco, rimbomba come frana;

                  ma di esso resta ormai solo un lacrimante riflesso che però, alla mia mente,
                  quale monito perenne e severa pena, per la mia errante polena, giunge a me come lama terribile e vibrante;

                  che bene grande, in passato, ebbi mai compiuto? Che merito lampante ho mai avuto;
                  perché, quale dono premiante, il cuore di diana da me fosse ricevuto?

                  Nessuno! Nessun credito ebbi mai con la sorte, né certo avrò fino alla morte;
                  fu solo benevola grazia, ch'io non colsi per colpevole disgrazia;

                  ed ora, che la mia anima, il mio corpo e la mia mente,
                  all'unisono gridano il loro anelito fremente, diana questa prece ormai più non sente;

                  così, come per tragica maledizione e crudele vessazione del destino,
                  l'amor di lei e l'amor di lui,
                  non ebbero la letizia e la gioia del sole mattutino;

                  mai più lago grande, mai più lago piccolo,
                  le mie lacrime fan ghirlande e rigano il mio cuore senza speme.
                  Max Gamba
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