Le migliori poesie di Mena Lamb

Insegnante di educazione fisica, nato giovedì 16 ottobre 1958 a Salerno (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: scricciolo

Vorrei

Vorrei...
Vorrei essere forte quando serve
E non sempre mi riesce
Vorrei chiedere scusa quando sbaglio
E sto imparando
Vorrei piangere di gioia
Senza vergognarmi mai,
è troppo facile farlo solo nel dolore!
Vorrei addormentarmi quando sono stanca
Invece che per non pensare
Vorrei non prendermi sempre troppo sul serio
E ridere di me e dei miei errori
Vorrei uscisse fuori quella bimba che c'è in me
E mi accompagnasse verso il mio domani
Vorrei non stancarmi mai di imparare
Perché ogni conquista sia sempre un regalo
Vorrei non rimpiangere
Ciò che la vita non mi ha concesso
Vorrei saper cadere, perdere
E arrivata al fondo aver voglia di risalire
E ricominciare.
Mena Lamb
Composta lunedì 12 marzo 2001
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: scricciolo

    Ladro d'anima

    E sei entrato dentro me
    prepotentemente ed egoisticamente
    hai preso ciò che volevi
    e con lo stesso egoismo
    in un attimo hai gettato via tutto!
    Hai vinto,
    con il tuo silenzio
    le tue parole odiose
    le tue espressioni ormai impersonali
    la tua paura di confronto
    Tu che eri parte di me
    hai sgretolato un mondo, quel mondo che credevo puro, vero,
    il mondo che tu mi dicevi bello e io credevo bello perché c'eri tu con me!
    hai ucciso in me la voglia di vivere
    mi hai lasciata senza fiato, senza parole, sola con la devastazione dentro, intorno
    hai lasciato che tutto svanisse facendomi annegare nell'immensità del nulla!
    Maledetti silenzi che ti fanno vivere nell'ombra tutto quello in cui credi e vuoi!
    Mena Lamb
    Composta lunedì 23 maggio 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: scricciolo
      E ho guardato nei tuoi occhi e ci ho visto più di quanto volessi
      Non è stato un semplice guardarsi, mi sei entrata nell'anima, in un attimo mi hai cambiata
      In quel primo timido sorriso ho letto più di quanto tu volessi farmi capire
      Hai invaso i miei pensieri trasformando i miei silenzi in un dialogo, riempiendo i miei vuoti con un fiume di emozioni, scivolando leggera dentro i miei confini
      Ho sentito il mio cuore ridere felice la mia mente aprirsi al tuo fresco tocco
      Hai in un attimo rimescolato le carte della mia vita per insegnarmi che una partita in due ha più gusto, colore, profumo, che passare la mano non sempre ci evita il dolore, a volte lo pospone solo cogliendoci impreparati allora tanto vale prenderseli quei momenti!
      Mena Lamb
      Composta lunedì 16 maggio 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: scricciolo

        Cosa auguro a me stessa... ma anche a te che mi vuoi bene

        Cosa auguro a me stessa?
        mi auguro di non tormentarmi più su ciò che non è degno di far parte del mio futuro,
        di non restare ancorata a ciò che non posso e non voglio nella mia vita e recidere quei rami secchi che pesano e limitano,
        di non cercare intorno a me e distante da me ciò che non appartiene al mio modo di essere e vivere,
        di guardare con maggior disincanto all'indifferenza e con minor coinvolgimento al frettoloso passaggio di presenze insignificanti che affollano i miei giorni felici svanendo velocemente nei giorni di dolore,
        di tuffarmi nelle emozioni che meritano il mio coinvolgimento ed evitare i sorrisi fasulli di chi nasconde dietro a un sorriso l'invidia e l'ipocrisia,
        di abbracciare più spesso e dire ti voglio bene senza risparmio,
        di essere e sentirmi amica nei modi e nei tempi di cui ogni persona ha bisogno lasciando al cuore la scelta dell'intensità e dello spessore,
        di continuare a sentirmi libera dentro senza mai scendere a compromessi che ledano la dignità,
        di non smettere mai di sognare e di rialzarmi dopo ogni caduta perché la rinuncia è solo la paura di fare i conti con il vuoto che si ha dentro.
        Mena Lamb
        Composta domenica 2 gennaio 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: scricciolo

          Il passato

          Strana cosa il passato, a volte gioia profonda
          altre prepotentemente dolorosa che vien voglia di cancellarne i contorni
          perché forse sbiaditi fanno meno male...
          eppure l'unica certezza è il passato
          è come un vestito che ti calza a pennello sulla pelle
          un vestito che vorresti cambiare
          ma che continui a ritrovare nel tuo armadio
          il passato è un'arma
          e anche se riposta in un un angolo recondito
          è ancora pronto li a farti male...
          amica... ascolta i miei silenzi, prendili per mano e dolcemente accompagnali nel tuo cuore sono i silenzi del mio dolore.
          Mena Lamb
          Composta lunedì 21 giugno 2010
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: scricciolo

            Il dolore... lo vuoi vivere

            Sembra che tu lo voglia per forza
            che ti ci voglia aggrovigliare dentro
            come in un sacco a pelo in una fredda notte
            lo vuoi come quando la sera ti infili sotto le coperte nel lettone ghiacciato
            attenta a non muovere neanche un muscolo,
            perché ogni minimo movimento ti fa toccare un punto freddo
            rallenti il battito del tuo cuore
            cerchi il calore nel tuo respiro
            il buio nel buio della stanza
            ma nei tuoi occhi chiusi scorre inesorabile il fiume dei ricordi
            ti ci tuffi dentro
            e resti in attesa di sentirne tutta la sofferenza
            di guardarli tutti insieme per trovare quello che fa più male e cacciarlo via...
            ma i ricordi non li si può sbattere fuori dalla vita
            sono li con tutta la loro impietosa compattezza
            e anche tu non sei esente dal tenerli in memoria
            in un giocare al puro narcisismo emotivo.
            Senza sentirlo questo dolore ti sentiresti, denudata, deprivata,
            non avresti più motivo di startene racchiusa
            e tutta la paura del nuovo svanirebbe
            quel nuovo che ti sei imposta di non lasciare entrare
            convinta che ogni cosa che hai dentro, anche se fa male deve necessariamente essere rivissuta
            con il ricordo....
            ma solo se apri una breccia e lasci filtrare di nuovo la luce
            anche quei ricordi nel cui dolore vuoi permanere
            si coloreranno di una nuova fantasia
            saranno un punto fermo nella tua vita a dirti che quanto fortemente voluto e vissuto
            fa male solo se non hai il coraggio di vederli e sentirli come parte di una te che non ha rimpianti.
            Mena Lamb
            Composta martedì 22 giugno 2010
            Vota la poesia: Commenta