Dolce sorriso di bimba sul volto graffiato dagli anni a celare colpe ormai dissolte e virtù la cui scia congiunge passato e futuro disseminata di vita finché le stelle ad una ad una si spengono per lasciar tornare quel sorriso di bimba sul volto, ormai, graffiato dagli anni, e la vita, ora, trapassata all'infinito dell'inesplorabile Libera però.
Una piuma bianca soffice e leggera l'ho protetta nel palmo della mia mano, le ho rubato il suo volteggiare nel vento ma il vento mi ha implorato: "donala a me, io la farò danzare, volare e planare esistere"! Ai miei figli quando, finalmente ho dischiuso le mani.
Intanto che ti aspetto, amore, l'autunno mi dona le sue foglie spostate dal vento e la notte il cielo stellato Intanto che ti aspetto, amore, la luce dei lampioni scherza con la nebbia dell'alba Forse non verrai, ma intanto che ti aspetto il mare lambisce i miei piedi nudi e la pioggia non rattrista la mia anima aspettarti è ciò che posso fare, amore, averti il culmine intanto che ti aspetto respiro il mare accarezzata dal vento in compagnia di me.
Stilla silenziosa nella tenue luce dell'alba come nebbia del solitario mattino nel divenire di anime offese insidiate da eventi rapiti nelle spire del destino disertore di desideri attesi, e così il viaggio di quel tempo che nulla può ad arginare lo smarrimento d'amore. Coglierei l'istante scintilla di fuoco fuggevole nella penombra ad illuminare lo smarrimento d'amore che urla, inascoltato, ama l'amore, istante già andato...
Coglierò il tuo amore amore mio se mi amerai senza chiedermi di amarti così non serviranno le parole per farti sapere quando vorrò osservare le stelle o perdermi in melodie e ti amerò senza domande poiché già sò di te e tu già sai di me e il nostro amore coprirà lo spazio e il tempo dell'esistenza.
Sono andata in fondo al mare a curiosare i ricci pungenti e dispettosi, a fare i dispetti alle meduse, a solleticare i polipi innervositi e offesi, a rincorrere le balene. Toh, un granchio ci prova e io volo via, via su nel cielo... su una stella, la stella più brillante e poi su quella più luminosa saltellando su questa e su quella, di qua e di là. Ho abbracciato la luna che da sempre mi sorride e mi consola per guardare dal suo naso la distesa del mare e le vette lontane e poi giù scivolare sui suoi raggi come liane sospese nella notte per attraversare di raggio in raggio città e paesi senza tempo, senza fretta, templi e giardini, miserie e ricchezze... e ho incontrato il sole grande, rosso caldo... immenso.