Poesie di Octavio Paz

Saggista, poeta e diplomatico, premio Nobel per la letteratura, nato martedì 31 marzo 1914 a Città del Messico (Messico), morto lunedì 20 aprile 1998 a Città del Messico (Messico)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Umorismo.

Scritta da: Impenitente

Due corpi

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due onde
e la notte è oceano.

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due pietre
e la notte deserto.

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte radici
nella notte intrecciate.

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte coltelli
e la notte lampo.
Octavio Paz
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    Tra ciò che vedo e dico,
    tra ciò che dico e taccio,
    tra ciò che taccio e sogno,
    tra ciò che sogno e scordo,
    la poesia.
    Scivola
    tra il sì e il no:
    dice
    ciò che taccio,
    tace
    ciò che dico,
    sogna
    ciò che scordo.
    Non è un dire:
    è un fare.
    È un fare
    che è un dire.
    La poesia
    si dice e si ode:
    è reale.
    E appena dico
    è reale,
    si dissipa.
    È più reale, così?
    Octavio Paz
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      Scritta da: Eclissi

      Temporale

      Nella montagna nera
      il torrente delira a voce alta
      a quella stessa ora
      avanzi tra precipizi
      nel tuo corpo sopito
      Il vento lotta al buio col tuo sogno
      boscaglia verde e bianca
      quercia fanciulla quercia millenaria
      il vento ti sradica e trascina e rade al suolo
      apre il tuo pensiero e lo disperde
      Turbine i tuoi occhi
      turbine il tuo ombelico
      turbine e vuoto
      Il vento ti spreme come un grappolo
      temporale sulla tua fronte
      temporale sulla tua nuca e sul tuo ventre
      Come un ramo secco
      il vento ti sbalza
      Nel tuo sogno entra il torrente
      mani verdi e piedi neri
      rotola per la gola
      di pietra nella notte
      annodata al tuo corpo
      di montagna sopita
      Il torrente delira
      fra le tue cosce
      soliloquio di pietre e d'acqua
      Sulle scogliere
      della tua fronte passa
      come un fiume d'uccelli
      Il bosco reclina il capo
      come un toro ferito
      il bosco s'inginocchia
      sotto l'ala del vento
      ogni volta più alto
      il torrente delira
      ogni volta più fondo
      nel tuo corpo sopito
      ogni volta più notte.
      Octavio Paz
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Scritto con inchiostro verde

        L'inchiostro verde crea giardini, selve, prati,
        fogliami dove cantano le lettere,
        parole che son alberi,
        frasi che son verdi costellazioni.

        Lascia che le parole mie scendano e ti ricoprano
        come una pioggia di foglie su un campo di neve,
        come la statua l'edera,
        come l'inchiostro questo foglio.
        Braccia, cintura, collo, seno,
        la fronte pura come il mare,
        la nuca di bosco in autunno,
        i denti che mordono un filo d'erba.

        Segni verdi costellano il tuo corpo
        come il corpo dell'albero le gemme.
        Non t'importi di tante piccole cicatrici luminose:
        guarda il cielo e il suo verde tatuaggio di stelle.
        Octavio Paz
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