Saudade vestita a festa danza su arcate di mare. Sorride lontano Saudade, sorride al vento, lo prende per mano, lo carezza appena e lo lascia andare. "Saudade… Saudade…" mormora l'eco, "è l'attimo trascorso che vai a danzare". Saudade non ode, volge lo sguardo verso il nulla che tace, e nemmeno l'eco ha più voglia di parlare. Saudade canta la melodia del cuore, il mondo si fa nebbia e siede ad ascoltare.
Una suora, una donna, un cane, ed è già folla. Adorabile il cane, non parla mai. "Il Signore sia lodato". Anche il Silenzio, se non le spiace. Era tutto così bello un attimo fa. Carpe diem? Il paradiso accoglie tutti, meglio andare all'inferno …allora. Il cane ammicca, fantastica d'incontrare Cerbero, si capisce dallo sguardo. E poi, tre teste non sono poche. Mugola un "carpe diem", si stende a terra, e fa il morto. Quindi sorride e mormora: "Non tutti sanno cogliere". La donna e la suora si ostinano a parlare, io ed il cane a tacere.