Poesie di Pietro Colucciello

Poeta, nato mercoledì 23 aprile 1969 a Napoli (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Pietro Colucciello

Giù per quel Ponte

Piove su Genova!
All'improvviso il vuoto,
un rumore assordante, il volo,
il cemento che squarcia la terra e il cielo.
Quel ponte crolla e con se
porta giù la speranza di 43 vite.
Sangue e fango mischiati
in un solo colore,
quello della morte.
Uomo che, senza scrupoli, hai ucciso
tuo fratello ed hai diviso la tua e la nostra coscienza.
Dalle macerie una sagoma ancora in vita ci da forza,
coraggio, come le tante mani che scavano senza sosta e ne paura,
notte e giorno.
Genova, quella del mare e della Lanterna, tornerà più forte
di prima, ed un ponte nuovo unirà, con anima e cuore,
ciò che ora la crudeltà ha diviso.
Pietro Colucciello
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    Scritta da: Pietro Colucciello

    Nuvole bianche

    Schermo di forme celestiali,
    pascolo di candide creature
    che si muovono inquiete.
    Cavalli dalle aeree criniere che
    rampanti aggrediscono l'azzurro,
    talvolta minacciosi,
    talora portatori ribelli
    di sogni passeggeri.
    Tutto pare svanire
    sull'onda del vento,
    poi tutto torna a ricomporsi,
    nel loro divenire
    di nuvole bianche.
    Pietro Colucciello
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      Scritta da: Pietro Colucciello

      A mia madre

      A te che mi hai donato la vita
      e un cuore per amare.
      A te che, in silenzio, hai sofferto
      per ogni mio dolore e pianto
      per ogni mia gioia.
      A te che, con amore e sudore,
      hai dato anche il respiro
      per i tuoi figli.
      A te che hai riscaldato la mia anima
      ad ogni singolo affanno.
      A te che, nell'angoscia e nel sollievo,
      hai stretto forte la mia mano da quando ero
      un bambino impaurito ad oggi
      che sono un uomo pieno
      dei tuoi valori.
      Pietro Colucciello
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        Scritta da: Pietro Colucciello

        Nonni

        I nostri nonni rappresentano le radici,
        il ricordo, il passato dal quale è venuto il presente, il vissuto, l'esperienza e la saggezza popolare.
        C'è il cuore ancora genuino, provato,
        sofferente, tenace, coraggioso, resistente,
        fiero ed orgoglioso.
        C'è una ricchezza di valori vissuti, sperimentati, scelti, cercati, onorati e difesi.
        C'è la voce, lo sguardo, le mani, il cuore,
        di chi ha saputo affrontare, combattere, resistere e vincere.
        C'è il sapore della conquista.
        C'è l'odore del rispetto.
        C'è il colore dell'onestà.
        C'è il suono della volontà.
        Ci sono le mani dell'operosità.
        Pietro Colucciello
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          Scritta da: Pietro Colucciello

          Gazza ladra

          Io, gazza ladra,
          in cerca di luce,
          in cerca di perle,
          di saggezza e verità.
          Io, attratta dall'amore,
          quello vero e non placcato,
          da quelle sfumature che riflettono il sole,
          i pensieri, da sempre, da ieri.
          Lo so, sono gazza ladra, rubo,
          carpisco sentimenti, da catturare,
          da fare miei, con il gusto di
          possedere, portare una luce
          dentro il nido del mio cuore.
          Pietro Colucciello
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            Scritta da: Pietro Colucciello

            Lo zaino

            E poi,
            nelle tasche segrete dello zaino
            tutto il corredo della nostra straordinaria umanità.
            Perché lo zaino è il nostro scrigno in ciò
            che è condiviso e in ciò che è segreto.
            Nello zaino la nostra memoria,
            la nostra forza,
            la nostra carnalità,
            il nostro essere mistero,
            la nostra presenza di vita,
            segni dei tempi per una rinnovata speranza di umanità.
            Pietro Colucciello
            Composta venerdì 27 gennaio 2017
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              Scritta da: Pietro Colucciello

              Nebbia

              Un mare di nebbia avvolge il paesaggio,
              la vetta e le montagne che ogni uomo
              è intento ad ammirare.
              Soggiogati dal forte richiamo della natura
              più aspra e al contempo imponente,
              né fiori e né vegetazione
              appaiono sulle inospitali rocce,
              solo una forte sensazione di freddo nell'anima,
              che rivela la pochezza umana
              di fronte all'immensità del creato,
              lì davanti alla suggestione
              di una croce che si staglia verso il cielo.
              Pietro Colucciello
              Composta giovedì 15 dicembre 2016
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