Anima pura, nota dai mille suoni che ondeggi in un silenzio di passione, volgi la tua anima verso quell'infinito candido dove mille occhi si innalzano al cielo, silenziosi, alla ricerca di uno sguardo di luna che incanti il mio e nei sogni trasporti il mio amore, per incontrarti e poterti spiare e nello sguardo profondo potermi ancora innamorare per un'ultima volta. Cerco dentro me verità, ma non giustizia passione, ma non amore infinito mistero di Vita. E in quel giorno di tenebre volgerò lo sguardo verso te, sorridendo ancora, per un ultima volta, donandoti eternità.
Vai alla deriva, senza remi, trasportato da quel vento che scuote le onde fino alla spiaggia per poi accasciarsi nel letto della vita, o infrangersi sugli scogli contro il frastuono del mondo. Ma tu continui a viaggiare e la brezza ti trasporta verso un orizzonte senza fine, dove tutto è niente, dove la vita ha speranza, ma la morte ha certezza, dove le risposte hanno domanda,
ma non viceversa e cerchi in lontananza quello sguardo di una volta, uno sguardo fatto di miracoli e amore e cerchi una terra, quella terra che dia speranza all'anima e cerchi, ma non trovi, ma non ti arrendi e prosegui e un gabbiano si posa su di te, una compagnia inattesa, una speranza vicina, rinascere di nuovo.
Mistero di un confine fragile, disperso nel suo universo alla ricerca di immagini riflessi nella mente. Ricordi confusi nella realtà, aria di memorie conservate per riserva, eternità di gioie trapelate attraverso un respiro di solitudine, ricerca di risposte mai avute, sguardi persi nell'infinito di vite incontrate, di sorrisi spezzati, di lacrime che riempiono quel vaso senza fine.
Orme nella sabbia si allontanano senza meta, verso un orizzonte senza confini, onde senza suono rimettono ricordi di sguardi dissolti del passato. Voce soffusa che appanna la verità, nascondendo l'immagine del tempo della vita. Uno sguardo perso nell'anima, storia di una fenice rinata da ceneri, ferite guarite da lacrime d'amore, mistero dell'essenza.
Nebbia del tempo offusca la mente, senza spiragli, senza speranza. Ricerchi quegli occhi ormai chiusi dal destino, un futuro senza esistenza, un passato di mille ricordi. Lacrime convulse scendono dal viso senza tempo, lasciando un'ultima via al cuore, un ultimo ricordo, una memoria indelebile. Cerco parole senza suono che non avrò, carezze senza tatto ormai dimenticate, cerco lo sguardo di un sorriso passato. Perdo il cammino di ere remote, libertà di un abbraccio, sfogo d'amore di intensi momenti. Ripercorro istanti indelebili, traumi affilati dal dono di morte. Cerco speranza nel domani senza visione. Aurora di gloria attesa, gioia di fede corrosa dal tempo, rinata da visioni dell'anima. Confini illimitati abbracciano la mente, cerco mondi di pace serena, luoghi di speranza, di un futuro da seguire, faro del domani. Risveglia il mio sé luce d'amore, raggi di vita riscaldano l'anima un tempo corrotta, oggi pentita. Un giorno di Vita, un giorno di speranza, un giorno di gloria, per me, per la Vita.
Tramonto sul mare un gabbiano una musica stupenda un bicchiere di vino in mano una sedia e divento parte di quel gabbiano. Poi, un volo infinito oltre l'azzurro mare senza meta senza ritorno senza domande un'unica risposta.