Sola con i pensieri senza tempo ripercorro sentieri conosciuti e osservo il mio giardino, autunno pieno, prendere dolcemente il rosso e l'oro.
La luce del mio sole scalda ancora, dimentica dell'ora del tramonto, e splende sotto i rami dell'ulivo sulle mie mani, vuote senza amore.
L'attesa non è lunga, già ti vedo incamminarti con un passo svelto, sorriso in volto, rose tra le dita, ultimi raggi tra i capelli amati.
Scende la sera sopra il nostro abbraccio nuovo ed antico, noto e un po' straniero, saremo insieme fino al nuovo giorno, la luce dei miei occhi sarà stella...
Notte, esterno, stelle... Sulla panchina siedo felice e penso: ti ho visto uscire, il bavero rialzato, il passo svelto, lo sguardo assorto. Un lampo nei tuoi occhi, il tuo sorriso, il mio: dove, dove ti avevo visto e quanto ti ho aspettato, ora, riconosciuta, mi vieni incontro, la mano tesa e insieme ci accompagniamo lungo il nostro viale.
Ha sempre quello sguardo innamorato e quel guizzo negli occhi luminosi: un bagliore improvviso tra le labbra, fanciulla Lea spezzava il cuore a tanti...
Felice si stagliava inn controluce, la figura elegante, il passo altero, inconsapevole del fascino sottile che emanava soltanto sorridendo.
Una danza, un sospiro, una parola, t'amo, detta dall'uomo più sincero e la vita prendeva un nuovo incanto tra le mani del suo vero amore.
Lea sa che vera vita spesa bene rende felice chi la vive e l'altro, che accanto a lei riverbera il suo amore: la sua ricchezza è aver vissuto a pieno.
L'aureola dei capelli intorno al viso ha mutato pian piano il suo colore, ma la fanciulla Lea, la nonna Lea sorride ancora a chi l'ama veramente.