in Poesie (Poesie personali)
Siamo qui da soli,
ed era quello che volevi,
un rifugio d'emozioni,
tra ricordi di noi due,
il silenzio attorno a noi
e un orchestra dentro me,
quando sono qui con te.
Composta domenica 7 novembre 2010
Siamo qui da soli,
ed era quello che volevi,
un rifugio d'emozioni,
tra ricordi di noi due,
il silenzio attorno a noi
e un orchestra dentro me,
quando sono qui con te.
Non c'è giorno
che tu non mi renda orgoglioso di vivere
per me sei particolare
sei come un vulcano in eruzione
sei come l'onda che ti avvolge e ti porta via
devo necessariamente scriverlo
sei unica.
Leggo dentro ai tuoi occhi
che c'è una lotta dentro te
e traspare nel volto
il pensiero che corre
ma non riesci a fermarlo
mentre il tuo sguardo
defluisce verso di me
per capire ma ti confondi.
Non oso pensarlo,
ma se mai quel giorno dovesse arrivare,
mi basterebbe guardarti negl'occhi e io lo capirei,
la mia ombra uscirebbe di scena portandosi dietro,
il ricordo e il sapere.
Ti vengo a cercare
guardo dappertutto ovunque
ma niente non ti trovo
ma io sono ostinato e non mi do pace
ho voglia di trovarti me lo sono imposto
continuo a camminare
ma di te neanche l'ombra
dove sei?
non posso tornare a casa senza averti trovato
ma finalmente ti vedo
sei lassù
ti vengo a prendere
rimango ammaliato
sei un esemplare stupendo
mi chino verso di te
e con dolci movimenti ti accarezzo
non avevo mai visto niente di così stupendo fino a d'ora
ma ormai sei mio
Boletus edulis.