Scritta da: Manuel Maximilian "Black Sam " Riolo
in Poesie (Poesie personali)
Scozia
Narciso e Ofelia, alcuni personaggi nati dalla più meravigliosa mente d'ogni tempo, potrebbe al pari di quell'istante rubare tempo all'eternità e diventare esso stesso Infinito.
Senza badare affatto, al lieve vento dai sapori salmastri che giunge dalle scogliere a picco sull'oceano che di lì a poco regna incontrastato.
Un fruscio lieve e mistico dondola nell'alito di aria, porta con se le voci del bosco, con tutti i suoi folletti e le sue fate. Non c'è spazio per il cielo d'uggiosa tristezza che promette pesanti gocce in dono ai mortali abitanti del mondo. Di quel mondo, un lembo di erba smeraldina lontana da ogni realtà. Lontana da ogni parvenza di tangibilità. Lì è il sogno, lì è l'effimero. Effimero come le vesti bianche che si smuovono dolci, effimero come la carezza fredda della sera che avanza, che tocca la pelle chiara, risvegliandone i sentori, risvegliandone l'essenza. E forse non è più l'aria o il vento a toccare la pelle di marmo, forse ora è altra pelle a sfiorarla, pelle di mani... pelle di labbra. Baci, soffici e delicate carezze che descrivono intarsi esotici e misteriosi sulla carne fremente.
Altri attimi, perché svegliarla da quel sogno... un attimo ancora, c'è sempre tempo per consentire al sogno di detronizzare la realtà. Un attimo ancora, e poi le diremo di aprire gli occhi, e tornare nella sua stanza a contemplare il cielo dalla finestra aperta.
Sogna ragazza, perché perduto il sogno sarebbe persa anche l'anima.
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