Il desiderio di vederti, il voto alla mia distruzione, cerco di toccarti ma fuggi lontana, mi allontano e diventi nitida; il problema non siamo noi: è quel maledetto Dionisio così viscido e limpido; dove sei amore? Cerco tra le mie ragnatele ma il mio sforzo è inversamente proporzionale alla tua presenza. Non importa quanto io pulisca, quanta pazienza metta nel chiedere il tuo tempo tu sarai sempre lontanamente presente e invisibilmente vicina; in questa spirale in cui io scivolo e tu scompari, in questa girandola di gelosia fuoco e passione dove io soffro e tu ridi.
Cielo Specchio buio dell'anima osservi divertito li brusio dei nostri umori, giudichi silenzioso i nostri occhi immersi nell'oscurità dei tuoi colori;
Abbandonàti ai tuoi canti lasciamo piano scivolare il vento, beffardo vola accanto al tempo e piccoli diventiamo, in questa sabbia, che a gran voce vita chiamiamo.
Amore; emozione così intensa da renderci uguali; la grande onda, capace di sgretolare i nostri piccoli scogli...
Utopia...
La favola raccontata da nostra nonna, la sua calda voce, i suoi grandi occhi, l'odore delle susine appena raccolte, il tenero vento accompagna per mano il sole, i suoi raggi, lunghe ed accoglienti mani che ti sfiorano e tu, calda di piacere, riposi... nelle bianche lenzuola di una stagione mai tornata...