Inevitabilmente il pensiero corre ai respiri soffocati ad un amore costretto a tacere a quell'amore costretto a tacere. Non c'è tempo che curi le peggiori feriti, ne che cancelli la memoria. Il dolore continua a tornare, in ogni luogo, nei momenti meno pensati, quando meno te lo aspetti, quando meno lo vorresti. Ed altri diversi amori s'insinuano; i pensieri esasperano la pena. Non c'è tempo per rimediare, per cambiare, per porre fine alla disperazione. Ormai neppure il tempo conta più. Ormai è. E così sia. Amori inutili, vite inutili. Vite inutili consumate con il sogno di un amore inutile. Pensieri, parole ed emozioni consapevolmente inutili si confondono e confortano. Mentre il resto va. E va in fretta. Mi chiedo dov'è la fine. Perché almeno questa è una rassicurante, utile, certezza.
Schiena contro schiena come cavaliere errante solo senza sole che illumina il cammino. Il cuore ferito e nel petto una corazza di diamanti. Sangue dalla fronte battito fermato sale sulle labbra sguardo annebbiato resiste il pensiero perversamente lucido e attento.
Sento oltre il confine sale dal cielo al mare sputa a terra il dolore e crede ad un angelo che muore.
Vive senza stupore nasce senza candore si prosta senza timore e vede solo ali senza volo
le spalle sono dritte e lo sguardo adesso è fiero l'ampolla è nella tasca ma non c'è nessun veleno il sole sta nascendo la pioggia già echeggia rumorosa
di strada non ne ha più e la vetta è sotto i piedi i nemici son passati e han lasciato le ferite le ali son spiegate e la passione vuol lasciarsi sollevare.
È arrivato un vento nuovo all'improvviso. L'ho sentito sulla pelle, come velo, biancamente liscio e leggero... dimenticato appeso. Come ali di farfalla, fragilmente intoccabili, mi sono lasciata sfiorare, senza dir niente, senza nemmeno respirare. Senza il minimo dolore, senza neppure il presentimento della fine, sono caduta. Come fossi oltre me. Mi sono sentita ovattamente calpestata, come ali di farfalla, che sotto le scarpe nessuno riconosce più.