Scritta da: Silver Eagle
Appena scesa
è subito svanita
la prima neve
è forse un messaggio
di te che tornerai.
Composta venerdì 13 dicembre 2019
Appena scesa
è subito svanita
la prima neve
è forse un messaggio
di te che tornerai.
Nel sonno viola dei lillà, il profumo, come una preghiera riempiva l'aria; mi sentii guidato dalle direzioni del firmamento, piu generoso di una ninna nanna, l'anima mia fu presa come bersaglio
Curioso di conoscere tutti gli equipaggi del cuore portatore vichingo di correnti e clamori
Quando nei miei pensieri finirono le battaglie, la sera mi fece entrare nel bosco a respirare.
Negli invisibili fruscii dei risvegli solitari un altro inverno, più silenzioso della neve delle montagne, più morbido del latte dell'infanzia salpò dalle radici di piogga ele stelle tessero la sera
Tigli Sterlizie e gelsomini, da allora mi sono addormentato dove ogni amante si risveglia, tinto dalla voce nera dell'oceano, dai ritmi lenti delle gocce dove fermentano gli arcobaleni
Ho conosciuto nei legni i flutti scintillanti dove navigano i pensieri; sangue di rosa, azzurri risvegli di tempeste: ho cantato lontananze di uccelli, rinfreschi di violette.
C'è infine nell'attesa il canto glorioso dei gigli.
serata estiva
la rosa assorbe il suono
delle campane.
Ho sognato il sole caldo degli oceani, l'improvviso blu che divora gli occhi, il cuore che si esalta nel melodramma delle foreste canore; ho voluto credere che l'uomo non avesse rovinato tutto il mondo.
Ho seguito il canto luminoso
degli uccelli tropicali, la corrente schiumosa che lentamente srotolava gli arcobaleni, i suoi fremiti fino al sale degli oceani; ho seguito il viola dei fiori, splendore dell'alba; ho sentito il suo delirio coagularsi nel corpo della notte.
Cieli spazzavano coralli di vele antiche, pescatori, simili ad attori, tiravano su le reti come per voler custodire il segreto del mare; i loro piedi sabbiosi i loro occhi illuminati, ed io sognavo cullato dalle frasi dell'acqua.
Discendevo vortici di vocali trasportare maree nella mia mente
fiori del viaggio -
continuo a camminare
dentro me stesso.