Il tuo volto è poesia, fragili lineamenti, capaci di scontrarsi, tra sorrisi e pianti.
Potrei disegnare la linea del tuo corpo, il suo contorno, inebriante poesia.
La tua anima è poesia, sfuggi alle spiegazioni, ad ogni comprensione, ti distendi al sole ma nessuno riesce a vederti perché brilli più della stessa luce, più dello stesso sole, delle stelle e della luna, sei il corpo celeste più bello, l'universo si piega su di te.
Io ti dono il mio piccolo mondo, microcosmo utopico e inconcludente, le case son fatte di sogni, le parole son dette in versi, le emozioni siedono in parlamento, la razionalità è in catene ma spesso evade, perché le guardie son distratte, e qui, nel mio mondo, nevica sempre.
Con questo tempo grigio un po' azzurro, con il sole che scappa ma che resta in catene, con il freddo bastardo ma dolce nel accarezzarti, con le poche macchine che vanno e la domenica che avanza, il rumore disteso del vento di gennaio, e la fretta nel volerti raggiungere il prima possibile, con il futuro certo che stringo in mano e tengo in tasca come il mio pacco di fazzoletti, come il mio solito raffreddore che intasa le mie narici e il mio tempo, felice che sia tu ad intasarlo, a riempirlo, a sfigurarlo, a catturarlo, a sconvolgerlo.
Con questo tempo, con queste piccole avversità, piaceri e sventure, mi piace amarti e avere la sicurezza in tasca, ricordando i tuoi occhi, azzurri un po' grigi, sorridermi e piangermi, quando con questo tempo, non sono con te ma ti senti con me.