Scritta da: Stefania Palamidesi
in Poesie (Poesie d'amore)
Voleva essere sua.
Appartenergli...
dimenticare
cosa fosse
essere sola...
Sentire e sentirlo...
Il suo cuore.
Il suo desiderio.
La sua passione.
Così uguale a lei...
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Voleva essere sua.
Appartenergli...
dimenticare
cosa fosse
essere sola...
Sentire e sentirlo...
Il suo cuore.
Il suo desiderio.
La sua passione.
Così uguale a lei...
Respiri che non sanno d'aria
parole senza più senso
che mancano di vita...
Tempo fermo, in attesa
Vuoto... della tua assenza.
Dannato chi non comprende
quei silenzi che parlano,
che non ha occhi per vedere
oltre i propri muri
sapendo che sono solo mattoni
di stupido orgoglio!
Ferma quel grido
che sta chiamando!
È una richiesta di aiuto
... d'amore...
Che sia dannato chi non sente!
Ho in mente
un confine ben definito
tra aver bisogno dell'anima
di una persona che vivi
e necessitare soltanto
della sua carne.
C'è chi si accontenta
di assaggiare l'amore
mentre c'è chi lo sfida
e se ne fa sommergere.
Ci sono silenzi
... come gelide parole...
che, come strappi
nell'anima,
sanno ferire
fin dentro al cuore
mentre pietrificano
emozioni vissute...
Scrivo parole,
dettate dal vento,
che vorrebbero volare
dentro cuori
in cui non c'è più
un alito d'amore.
Parlami...
di te,
raccontami
del tuo cuore.
Io sono qui
che lo ascolto
così simile al mio,
in silenzio,
in segreto...
... il nostro.
E lo farò, sempre...
tutte le volte che
vorrai...
ogni volta che
sentirai il bisogno
... di me...
Amo quei puntini di sospensione
che sostano tra realtà e sogno.
Li aspetto come si fa con un respiro...
che si lascia andare al momento
nel nostro spazio segreto.
Aspetto...
che il mondo si fermi
un attimo
e mi dia il tempo
per respirare...
un po' delle mie emozioni
in pensieri felici...
Distrarsi...
pensavo fosse una soluzione...
ma tanto ti porto sempre...
Dentro di me...