S’agitano gli ulivi sorpresi tra i presepi dei nidi appena nati. Il grido del silenzio ha colto nei cristalli fontane a mezza luna. S’agitano sulle rive i biondi canneti del sole fioriti di farfalle. Naiadi azzurre vestite di crepuscolo danzano in trasparenze di veli fra oleandri dorati. O amore d’incensi e di cenere che diffondi il tuo silenzio nell’eco delle stelle ascolta questo canto che ho sparso nel vento con le mie bionde sabbie fino alle ultime lune. Nascosto dietro gli astri c’è il mio cuore bambino fra dune di rugiada.
Cieli d'alabastro e montagne di nebbia crepuscoli distesi nelle valli d'amore dove a sera languono i salici e i lecci corrugati si addormentano. Voglio tornare ai miei cieli d'infanzia alle mie radici segrete sulle rive del vento dove cavalli rossi coronati di alghe con ali fiorite di rugiada cavalcano nell'arco delle onde. Voglio tornare ai miei cieli bambini ai miei prati di nuvole impazziti di sole dove l'amore scava i fiumi con la sua bocca di pioggia. Voglio tornare al mio passato di luce sprofondata nell'acqua trafitta e guardare la mia casa di pietra addormentata all'ombra di mia madre sola. Ora tutto è silenzio nel sentiero d'argento gli alberi riflettono tramonti gravidi di pioggia e di vento. Dal monte rotolano valanghe di nuvole e steli spettrali di arcobaleni caduti.