Scritta da: Valentilli
Crescere è un po'morire
Dopo aver tanto corso, mi sono seduto accanto al mio dolore e gli ho parlato, a lungo.
Così l'ho riconosciuto mio e lui mi ha rinnegato.
Mi sono rialzato, credendo d'essere più forte.
Ma lui mi ha abbattuto milioni di altre volte.
Ho continuato a rialzarmi fino a che, un giorno ho capito
che era il dolore a farmi vedere la luce, il cammino da percorrere e, inevitabilmente, la mia incoscienza, il mio ego, mi rendevano cieco e sordo al suo richiamo.
Mi sono seduto ancora una volta, accanto al mio dolore ed al suo rimpianto ed ho cercato di vedere dove mi trovavo.
Non ho scoperto niente di ciò che già non sapevo: non ero da nessuna parte, ma c'era qualcuno con me, che conoscevo benissimo ed era stato sempre "in me".
La realtà mi aveva distratto da ciò che era più importante per me, la mia vera essenza, la mia vera anima.
Non aver visto questo per così tanto tempo mi aveva cambiato, quasi ucciso!
Nel ricordo ho ritrovato schegge di me stesso, con fatica stò rincollando i pezzi, ma non mi importa se finirò il lavoro.
Più importante è che abbia iniziato!
Composta venerdì 22 giugno 2012