Poesie di Valeria Colanero

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Un guscio

C'è un peso
un vuoto
che mi dilania dentro
che mi spacca il cuore
come fosse una nocciolina
o come il guscio di una povera chiocciola
che con il suo strisciare lento e pesante
lascia la scia del suo passato
e del suo dolore.

Il cuore non può battere per sempre
e non batterà per sempre,
batterà fino a quando un piede distratto
non schiaccerà quel piccolo guscio
lasciandolo morire trafitto
dalla sua stessa corazza.
Noi siamo così,
coperti e protetti da un guscio,
dalla nostra corazza
troppo fragile
per resistere agli urti
troppo fragile
per resistere alla vita.
Valeria Colanero
Composta giovedì 29 settembre 2011
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    Come il cristallo

    Fai attenzione,
    il mio cuore,
    anzi io,
    sono come un delicato oggetto di cristallo
    che se si rompe
    non lo puoi riparare...
    si frantumerà in mille
    duemila
    diecimila pezzi...
    i frammenti continueranno a brillare come diamanti,
    saranno bellissimi
    risplenderanno riflessi nei tuoi occhi,
    ma saranno solo frammenti
    piccoli bellissimi frammenti
    che al toccare il suolo
    avranno perso tutto...
    avranno perso ogni cosa,
    avranno perso il sorriso
    avranno perso te
    ma soprattutto
    avranno perso la vita...
    tolta per la distrazione
    delle mani di chi
    non aveva capito cosa stava tenendo.
    Valeria Colanero
    Composta venerdì 30 settembre 2011
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      Pensieri di un pomeriggio d'autunno

      I giorni passano,
      passano lenti come l'acqua in un ruscello smorto
      che scorre a fatica fra i ciottoli incastrati,
      e passano veloci, troppo veloci
      come i bei momenti,
      momenti che restano nel cuore
      ma che sono stati vissuti forse troppo in fretta.
      I giorni passano
      e cade una foglia.
      I giorni passano
      e ne cadono due
      e poi tre
      e poi l'albero si spoglia;
      si spoglia restando solo
      senza più quelle piccole foglie
      ad affrontare il gelido inverno
      che non tarderà ad arrivare...
      in quel momento saranno i suoi pungenti abbracci
      di cui i piccoli rami dovranno accontentarsi.
      Il freddo inverno non sa di far del male a quei piccoli rami
      e continua ad abbracciarli più forte
      credendo di riscaldarli.
      Non sa che il suo abbraccio è come la malinconia:
      è dolce ma allo stesso tempo ferisce come cento pugnali
      che colpiscono insieme quel piccolo e fragile cuore.
      Valeria Colanero
      Composta domenica 25 settembre 2011
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