Scritta da: var

Manifesto del nel frattempo

Dall'armonia nella vita,
all'armonia dell'arte
per l'armonia nella vita...
educarcisi.
Educarcisi il pensiero.
Educarcisi la scrittura.
Attraversare la notte e giungere al mattino
più lucidi con i tesori della notte.
Dallo sbaglio da cui nasco sempre
da quel buco che adesso mi permette di respirare
io sono ancora qui
a parlare
come volete voi
e
come fa bene a me.
Spiga serena dal vento violata
spiga serena dal vento ospitata
ad ondeggiare come m'insegna lui
a morbidare come m'invoglia l'aria.
Valeria Quaranta
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: var

    La tartaruga

    Sono nata con una corazza
    sono nata lenta
    ma dicono sia pigra.
    Mi spaccò i guscio
    un'onda vibratica
    scalfì il mio carapace
    seguì la luna
    fuggì da quelle onde
    e lenta lenta
    trainai il mio corpo
    legato
    un fascio oscuro
    alle mie membra.
    Ma vivrò a lungo
    vivrò oltre cent'anni
    ho riparato il mio guscio
    con la creta.
    Mai mi vedrete
    nuda e agonizzante
    con terra e acqua
    ricostruirò la mia dimora.
    Valeria Quaranta
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: var

      È brutto là fuori

      Un padre a sua figlia
      di qualche anno d'età
      "È brutto là fuori"
      E lo diceva già tanti anni fa
      sull'uscio della porta
      nel mio quartiere storico
      le case sono bianche
      le chiese mai stanche.
      Suo padre a una bambina
      instillò la paura
      per restare vicini
      vicini nell'aria oscura
      con le finestre chiuse
      una lampada come luna
      Marianna l'unico fiore
      l'unica sua premura
      per restare nella natura
      annaffiare ad ore
      e vincere la paura.
      Valeria Quaranta
      Composta mercoledì 25 marzo 2020
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: var

        Paralisi

        Sento il cranio e la nuca
        sotto la mia mano,
        sono un corpo!
        Il cranio?
        La nuca?
        Sotto la "mia" mano?
        Sono un corpo,
        sto pensando.
        Queste parole che mi escono
        ma non sento,
        queste parole che so
        e non conosco... nella mia testa,
        nel mio cranio, o forse da che?
        I miei occhi...
        Bruciano e vedono cose
        ... le cose.
        Questa musica tanto bella
        Mi rilassa il corpo... il mio corpo!
        Apro la bocca per parlare:
        solo un colpo di tosse.
        La mia mente si accende di botto...
        Sono un corpo,
        cos'è che devo fare?
        Valeria Quaranta
        Vota la poesia: Commenta