Scritta da: Vincenzo D.
in Poesie (Poesie personali)
Innamoramento di Cerbero
La mia anima è una tomba,
che invidia ogni ignobile viltà,
e sorseggia il distratto amore,
e il suo sprofondato ricordo.
Chi possiede l'elastico cuore?
Il minaccioso profumo possiede
dell'amabile bestia che cede:
è l'afrore dell'amore
che inganna il mio ardore.
Ahi! Quante volte ho sperato
di cedere al turbato pianto,
rovesciando saporose lacrime,
e fecondando imene miracoli
dalla bellezza resuscitati.
All'erta! Serrati capricci
delle donne sono usciti
dalle guerre, e all'assalto
recano austere passioni:
immobile, raggirato, febbrile,
io sono, e nella solennità del vuoto,
pauroso mi commuovo, tra tetti aguzzi
e cattedrali stridenti. Con convulsi occhi,
impicco ogni vagabondo sguardo.
Estenuato ora è il mio cuore:
è un fantasma che vaga nell'indolore!
Composta martedì 27 marzo 2012