Scritta da: Elisabetta
in Poesie (Poesie vernacolari)
Er farmacista
'Na vorta quanno c'era er vecchio farmacista,
ad ogni dolor de pancia, de testa o de la vista.
Entravi ner sù laboratorio tutto colorato,
te dava'na porverina e subito eri sanato.
Se comprava la purga pe la nuova stagione,
er sale inglese o quella ar gusto der lampone.
Aveva la granne maestrìa ner confezionare,
ogni rimedio che alla salute potesse giovare.
Per la gotta estratto de erba cipollina,
pè la pressione aglio a digiuno la matina.
Pè la tosse buon sciroppo espettorante,
e le pasticche de menta da emolliente.
Oggi tutto è cambiato è un gran casino,
n'antro po ce vennono financo er vino.
La porverina mannata via dalla pastiglia,
che a quanto costa te rovina la famiglia.
Nun c'è gnente da fa è la pillola vincente,
autorizzata a pescà ner conto corrente.
Te fanno er gran salasso salutare,
e er ministero felice stà a guardare.
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