Scritta da: Walter Mirenda
in Poesie (Poesie personali)
Una luce fioca...
una musica lontana...
nello spazio?
Nel tempo?
Un ricordo
marcito nel buio.
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Una luce fioca...
una musica lontana...
nello spazio?
Nel tempo?
Un ricordo
marcito nel buio.
Posso regalarti i miei pensieri
ma non il mio genio
posso dedicarti le mie canzoni
ma non la mia musica
posso dedicarti il mio tempo
ma non la mia libertà
puoi giocare con me
ma non sono una trottola
posso darti il mio cuore
ma non la mia anima
puoi tarparmi le ali
ma non impedirmi di volare.
Ho nostalgia questa nostalgia porta il tuo nome come è stupido piangere mi sforzo di farlo passo i miei giorni scribacchiando o sdraiato sul letto con lo sguardo sospeso a mezz'aria il sonno mi trova vestito.
Ho affidato al mare un messaggio d'amore.
Un giorno lontano lo riceverai
Il mio nome quel giorno ti suonerà straniero
Ed a fatica dovrai scavare tra i tuoi ricordi
e tra le pagine gialle di un diario
Ritroverai quel fiore che hai visto sbocciare
e poi morire senza un perché.
Il passato che bussa alla mia porta.
Cosa vuole da me, stasera?
I fantasmi dei ricordi più tristi
si sono dati convegno nella mia testa
come personaggi in cerca d'autore
che li aiuti a rappresentare la farsa,
il mistero buffo della mia vita
Il passato che bussa alla mia porta,
il passato che invade la mia mente
per poi trascinarmi nella sua dimensione
popolata da rimpianti e da rimorsi
che mi volteggiano intorno
come maschere impazzite
dall'euforia di un sabba infernale.
Tu che sei parte della mia leggenda
tu che rinasci dalle favole della mia infanzia
per confonderti nei volti della gente
tu che fai rivivere il desiderio di riscrivere la mia storia
mentre mi conduci per mano a ripercorrere
le stanze della tua giovane esistenza
mi fai andare, venire e poi volare in alto
per poi lasciarmi ripiombare nell'abisso del mare
dove la luce del sole non arriva
e scomparire lasciandomi in questa
attiva perifrastica angosciante attesa
fino a ricomparire nei miei sogni
come una fantasmagorica creatura.