Scritta da: Umiltà

La nonna ed io

Mano nella mano la nonna e io andavamo.
Le spalle curve dagli affanni
mostravano i suoi anni.
Narrava d'ogni strada la sua storia
ed io imparavo a memoria.
Nelle sere estive, dalla collina,
Morgana, magicamente
ci mostrava uno scenario imponente.
Reggio, al di la del mare
la si potea toccare.
Dietro i monti calabri
la luna faceva capolino
alzandosi pianino.
Vedendo il mio stupore, diceva dolcemente:
"E la gente, che con lunghe forcine
alzano l'astro d'argento su nel firmamento".
Poi lampade barcaiole,
la cara madonnina;
che incanto!
La brezza marina batte sul mio viso
socchiudo gli occhi,
sono in paradiso.
Nel pensier tacito e silente
torno a vederti accanto sempre
bianca, dolce, delicata,
eri tu nonnina tanto amata.
Composta venerdì 30 novembre 1979
dal libro "Granelli di sabbia" di Francesca Leone
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Umiltà

    uomo

    Uomo
    Infido, cinico, superbo,
    non ti accorgi che la materia è niente
    sei come l'antico serpente.

    Nell'ambizione rotoli e
    spandi fluido veleno
    che inorgoglisce il tuo cuore
    nel possesso terreno.

    Scuoti l'anima
    da codesti frutti agresti
    e lascia che un raggio di luce
    maturi dentro di te.
    Composta lunedì 30 novembre 1987
    dal libro "Granelli di sabbia" di Francesca Leone
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Umiltà
      Donna Francesca,
      anche se da lungo tempo ormai non siete
      dolci ricordi in me risvegliate.
      Seduta ai vostri piè ascoltavo rapita
      storie di santi o della gioventù finita.

      Era bello starvi a sentire
      forse pensavate che non capissi
      ma ogni gesto, ogni parola
      mi son rimasti impressi.
      Di voi è rimasto un mito;
      severa, burbera qualcun vi ha definito.
      non è vero
      nell'età matura eravate
      dolce semplice e sicura
      e sotto il manto austero
      batteva un grande cuore nobile e sincero.
      Composta lunedì 30 novembre 1987
      dal libro "Granelli di sabbia" di Francesca Leone
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Umiltà
        Ricordi nel nulla
        Ti guardavo antica quercia,
        mentre miravi il nulla.
        il guardo intriso, forse,
        del mattino dell'età novella.
        Pur io mi ritrovo
        pur io miro il vuoto.
        Rincorro ricordi,
        torno alle radici
        a bearmi sicura nell'ombra della tua figura.
        Risento come eco il tacito tuo dire
        "Rammenta" dicevi:
        "rammenta l'opra di chi t'ha sempre amato"
        La lode a lui, che ci ha creato.
        Composta mercoledì 30 novembre 1988
        dal libro "Granelli di sabbia" di Francesca Leone
        Vota la poesia: Commenta