In tutti i divieti c'è una magica forza che induce alla tentazione. Il vietato è contagioso, i desideri proibiti si propagano in noi come tormento perenne infuriato dall'inibizione. L'ubbidienza al tabù presuppone la rinuncia, perché tutti i divieti sono menomazioni che nascondono desideri. Così la tentazione cresce a dismisura nella prigione dell'inconscio.