Il sogno che mi resta
Oh, i miei sogni!
Erano come fiori finti che nascondevo
sotto l'erba del mio giardino
già fradicia di pioggia e li dimenticavo.
Erano così pochi i fiori veri
e non li distinguevo,
li confondevo sempre con i sogni.
Ora che il tempo avanza inesorabile
come la macchina che trebbia il grano
e sferraglia senza pietà,
no, io non potrò sognare!
Raccoglierò i miei sogni
come fiori di carta sgualciti e impolverati
e li chiuderò nel cassetto più nascosto.
Butterò la chiave per non aprirlo.
E tu sai che ne terrò soltanto uno,
dei miei sogni: questo amore.
Io non vorrò sapere, non m'importa
di capire se il sogno che mi resta
è un fiore o un coriandolo di carta.
Sarà soltanto quello che puoi darmi.
Io curerò il mio amore
come un vaso di viole,
lo innaffierò con l'acqua del mio pozzo;
solamente il tuo sole lo farà fiorire.
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