Rosso di un maggio
Quando arrivò il tempo e mi restituì i nostri colori
tremavo di rosso finito e donavo al mio capo l'allegro e l'artificio.
Albe finite, vecchie e sfruttate
del mai banale a chiedermi il conto
del mai banale a sfuggir la pena.
Del mai banali a evitarci la cena.
Rosso d'orgasmi, d'incognita amore
di corse infinite a raggiungerci insieme
di giochi griffati rimasti nei muri.
Parole ai poeti
a liftingare anime, a melodiar ricordo
a protegger l'impavido che speranzio fragolea una nuova stagione
che questo tempo
troppo presto darà.
Composta sabato 8 maggio 2010
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