Elettrochoc n.5
Giallo fu l'urlo del silenzio
in una notte squarciata,
ricordo del giorno sfocato
tenacemente incollato a un volto
disorientato.
Deliquio di parole
nella bocca ristagna
- un crepitar di foglie molestate -
giallo autunno inoltrato
eterna cifratura di dolore,
insistente carezza spinata
intorno al mio cervello
devastato, giallo pallore
resto di copertina patinata
di invisibili lacrime rigato,
giallo itterizia l'occhio della morte
quando sceglie un cadavere essiccato
per farne polvere incontaminata.
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