Fuliggine nel cervello
Ogni giorno il il tuo cinismo aleggia come foglie in un bosco ventoso,
il tuo ghigno echeggia come tamburo in una banda di paese,
il giorno luminoso si nasconde dietro al nulla che ti sostiene,
il calore che ne deriva si trasforma in gelido vento che al mondo giunge
attraverso lo sguardo rapito di chi ti è schiavo.
Frustrazione che radice fonda nel tempo che più non c'è, muove al nero tutto ciò che può,
non ha motivo se non che il bianco rilascia troppo candore, se non che il leggero sorriso nasconde insidie,
se non che l'odio brucia tutto intorno, così che nulla possa più crescere se non solo ciò che porta a te.
Spavento spalmato sul viso al cospetto della tua forza,
implode il petto nel contenere il disprezzo,
timore di amalgamarti alla vita,
resitenza che debole si accompagna all'orizzonte.
Cantone, temporaneo riparo che dona respiro, alzo lo sguardo e paura rigetto,
rilascio il mio urlo, e con fievole forza scavo nel cuore, al fine riesco, lo trovo ed armo l'amore.
dal libro "PensieriParole 2011" di PensieriParole Staff
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