Serenella
Sei cresciuta nel nostro giardino,
per volere di mamma e papà,
eri bimba e ci stavi vicino,
ora vivi in un altra città.
Abbiamo atteso un lungo periodo
per vederti sbocciare divina,
eri dolce col tuo viso candido,
sarai sempre la nostra piccina.
Fino a quando un giorno ci hai detto,
vado a vivere in un altro giardino,
questo letto mi sta troppo stretto,
troppe foto sul mio comodino.
Ed un bel giorno di maggio maturo,
mostrando al vento i tuoi petali in fiore,
ti sei allontanata al di là di quel muro,
che fino ad oggi ti ha taciuto l'amore.
Lillà dipinta, e profumo incantato,
giovane e bella nel tuo corto vestito,
non ci vuol niente ad averti notato,
e subito un uomo ti ha presto rapito.
Ma cade l'inverno, e l'estate finita,
ti ha fatto capire con grande dolore,
che non era il principe della tua vita,
se per averti ci ha messo due ore.
Oggi lontana dal nostro giardino,
ti senti libera, nella tua calda dimora,
di conquistare ogni nuovo vicino,
col tuo dolce profumo che sa di viola.
Ma non scordare, mia cara piccina,
il vero motivo per cui tu sei nata,
non farti potare ogni nuova mattina,
perché dai tuoi semi tu sarai ringraziata!
Composta domenica 14 novembre 2010
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