Va annanz accussì
Ti ho sognato Papà e mi hai detto
"Va annanz accussì"
fra le braccia assai forte mi hai stretto
ma al risveglio, non eri più lì.
Quanto male mi hai fatto lasciandomi
tu non lo puoi sentire
questo nodo che ho in gola pensandoti
quanto mi fa soffrire!
Io non posso pensare ai momenti
vissuti con te,
perché s'accende la pioggia di lacrime,
che è dentro di me,
ma mi resta la gioia di sapere
ogni nuova mattina,
che adesso mi sarai sempre accanto,
più vicino di prima,
e ti prometto che sarai da domani,
sempre fiero di me,
perché dentro nell'anima, non ho nulla,
all'infuori di te.
Da oggi in poi non sarà più il vestito,
ad intiepidire il mio inverno,
ma il tuo sangue che attraversa il mio corpo,
e mi scalda in eterno.
Così al tuo posto, quest'anno, sotto al solito piatto,
troverai queste mie dolci parole,
con le scuse di non avertele mai dette,
perché le avevo scritte nel cuore.
Composta giovedì 23 dicembre 2010
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