Un altro dolore improvviso,
uno sparo,
un altro cuore di un alpino
fiero
oggi si è fermato a
Bala Murghab.
Luca sei nato da una terra
forte
che la tua forza ti correva
dalla mente alle ossa
che
ti ha condotto in queste
montagne nude e
nere
per gli ideali più alti che
la tua
penna sul tuo capo ha tanta
memoria.
E queste montagne oggi
sono in ginocchio
per il dolore in questa valle
ancor
secca di questo inverno mai
così
duro per la nostra patria
che
le lacrime corrono nelle
crepe per
quanti ti amano e piangono.
Eri un
soldato, lo sarai sempre e
vivevi
accanto alla morte che oggi
non
ha vinto.
Erano
i tuoi ultimi battiti che le mie
mani,
lontano da te, in un'altra valle
arida
erano sporche di sangue per
un'altra vita
di Ghaul Seka
bimba afghana, per le sue
ustioni,
il suo dolore
lacerante sul suo viso magro.
Per salvarla
anche lei da questa guerra che
ha
in Afghanistan volti di una
crudeltà
che non conoscevo di fuoco
vivo
che fonde la sabbia, di una
miseria
anch'essa della guerra che
inquieta
anche le pietre di questi aridi
deserti.
Ed i vostri destini oggi si
sono
incrociati in questo tempo
nero
e si sono guardati trasparenti
e la morte,
Luca,
che ti ha colto di sorpresa si
è
spaventata per la speranza
di vita di
Ghaul Seka.
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