Angelo mio
Afferro le tue mani angelo mio,
portami dove le arpe suonano
melodiose armonie.
Allontanami da questa casa che ha
porte e finestre spalancate,
strade polverose...
Accompagnami dove i bambini
cantano in coro l'inno alla vita
e i vecchi riposano sotto filari di gelso.
Non aspettare che l'inverno sparga gelo
sui campi addormentati,
le donne coprano con un velo nero gli occhi
nel vecchio cimitero.
dal libro "Il respiro della vita" di Giorgio De Luca
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