Filippo, mio adorato ascoltami se tu lo vuoi
E stavo senza
niente a chiamare
il dolce uomo
che galleggia sul Fiume.
O D'Annunzio se mi senti
io dall'ovile
belando piansi
lacrime infelici
del torrido giardino
le zanzare
mi morsero e
mi fecero male
camminai e nuotai
allargando il petto
apparecchiai la tavola
della mia solitudine
scrivendoti delle poesie
lanciando aeroplanini di carta
verso i tuoi pensieri
ti ebbi vicino nell'amore
profano di questa santa
er nome mio
mi fa onore e conquista
ma del cielo più bello
il bacio non l'ho mai avuto
Oh me infelice
non ti feci gli auguri
di questo tuo compleanno
non ti parlai
non ebbi niente
per raggiungerti
solo la poesia del mio canto
volle che amore
ricongiunga i due cuori
ma se ora sei ferito riprenditi
con il tempo che ci vuole e torna
a volare da me che alzando
la testa ho solo visto
la mia anima vuota.
Composta domenica 19 agosto 2012
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