Così il rapace nibio furar suole
il misero pulcin presso alla chioccia,
che di sua inavvertenza poi si duole,
e invan gli grida, e invan dietro gli croccia.
Io non posso seguir un uom che vole,
chiuso tra' monti, a piè d'un'erta roccia:
stanco ho il destrier, che muta a pena i passi
ne l'aspre vie de' faticosi sassi.
dal libro "Orlando furioso" di Ludovico Ariosto
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