La lettura di poesia

Pieno pomeriggio
in un college vicino al mare
sobrio
col sudore che mi cola sulle braccia,
una goccia di sudore sul tavolo,
l'asciugo col dito,
per i soldi per i soldi
mio dio penseranno che adoro tutto questo come gli altri
mentre è per il pane e la birra e l'affitto
per i soldi,
sono teso faccio schifo mi sento male
poveracci che fiasco, che disastro.

Una donna si alza,
esce
sbatte la porta.

Una poesia sconcia
me l'avevano detto di non leggere poesie sconce
qui
troppo tardi.

I miei occhi non vedono alcune righe,
le leggo
fino alla fine -
disperato, tremante,
che schifezza.

Non possono sentire la mia voce
e io dico
basta, è finita, sono
rovinato.

E più tardi in camera mia
trovo birra e scotch:
il sangue d'un codardo.

Questo dunque
sarà il mio destino:
scribacchiare per quattro soldi in stanze semibuie
leggere poesie di cui da un pezzo mi sono
stancato.

E una volta credevo
che gli uomini che guidano l'autobus
o puliscono le latrine
o ammazzano altri uomini nei vicoli
fossero degli idioti.
Composta mercoledì 25 settembre 2013

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