La secchia
Sembra non abbia peso ormai la vecchia secchia
Che se mi guardo dietro
Vedo ancora ciondolare in mano a nonna
In quel nascosto e abbandonato stare
Quante fonti hai visto e quanto abbeverare
In quel continuo tuo instancabile
E allora c'era il freddo dentro i muri
Ed al mattino, respirando, ci pareva di fumare
E quante volte in cima all'acqua c'era neve
Senza riguardo e senza ringraziare,
Di nascosto a nonna
Ti infilavo nella brace e tu...
Nel tuo continuo ed instancabile stare
Ho visto nel tuo grembo tante cose
Patate, grano, olio latte e vino
Una lavata e poi...
Eri già pronta per un nuovo pieno
Magari per la legna o scaricarla nera dal camino
E ancora adesso che non c'è più nonna
Continua ed instancabile
Sei la culla... per il gelsomino.
Composta nel dicembre 2005
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