E lì cucivo un sorriso
"La paura s'impara" disse il respiro
straziato di una gazzella ferita.
Ci vuole coraggio per aver paura.
E pensare a quando mio padre
guardandomi moriva un po' di più,
a quando mi chiese: "come stai?"
e un "lasciami morire ti prego"
in pieno volto gli squarciò il pianto.
Non ho mai avuto paura
lo sanno anche le mie labbra
tra sangue e sperma affogate.
Tra pugni e carezze spaccate.
Tra bestemmie e parole d'amore
sono state violentate, abusate.
Tra preghiere di preti nudi a elemosinar
orgasmi masturbate, come un povero
Gesù Cristo umiliate.
Non ho mai avuto paura
e l'ho detto anche a lei.
Mentre moriva e li cucivo un sorriso
ai suoi pezzi di faccia rimasti
come cemento sull'asfalto gelato.
Eppure l'ho vista
era il pane appena sfornato
dal sangue ben allattato,
era l'unghia incarnita di un mare
rimasto nel bianco di un sasso spezzato,
era la mia pelle scura stracciata dal vento.
Bisogna saper amare per aver paura.
E ne avevo bisogno per sentirmi vivo
per non possedere l'odore che mi rese
così meno fragile.
Composta martedì 24 dicembre 2013
dal libro "Ogni tanto divento inchiostro" di Antonio Prencipe
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